Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la carenza minerale più diffusa nell’uomo è quella del ferro. Donne ebambini sono i soggetti più suscettibili, seppure non i soli ad esserne interessati.

Il fabbisogno giornaliero di ferro è di 2 mg/die per la donna in età fertile e 1 mg/die per gli uomini e le donne in menopausa. Questo valore aumenta nelle donne in gravidanza, nella donna che allatta e nei bambini.

Recenti fonti indicano che il 91% delle donne tra i 16 e i 64 anni di età non assume il fabbisogno quotidiano raccomandato di ferro nella propria dieta. Un terzo di tutte le donne e due donne su cinque sotto i 34 anni, assumono quantità così limitate di ferro da subire conseguenze per la salute.

La carenza di ferro, se trascurata, può evolvere in un’anemia patologica. Un ulteriore 6% di donne soffre di anemia clinica conclamata, e di conseguenza è soggetto a stanchezza cronica e disturbi della concentrazione.1

I sintomi iniziali della carenza di ferro includono stanchezza, affaticamento, riduzione generalizzata delle energie, lieve pallore e disturbi della concentrazione. Se tali sintomi non vengono tenuti sotto controllo, possono comparire altri problemi, come alterazione del ritmo respiratorio, capogiri, mal di testa, calo della vista, insonnia, inappetenza, cattiva digestione, sindrome delle gambe senza riposo e formicolio nelle dita delle mani e dei piedi.

Le condizioni possono peggiorare ulteriormente con il tempo, causando tachicardia, indebolimento del sistema immunitario e altri disturbi cardiaci. Tutte queste condizioni sono associate ad una ridotta fornitura di ossigeno ai tessuti e agli organi.

Se accusi uno dei sintomi descritti, rivolgiti al tuo medico.

Integrazione di ferro

1 The National Diet & Nutrition Survey: adults aged 19 to 64 years (2003). Ricerca condotta dalla Social Survey Division in Gran Bretagna per conto della Food Standards Agency e del Dipartimento Sanitario.